Medicazioni Avanzate
Tutti coloro che si sono dedicati allo studio delle patologie a carico dell’arto inferiore sanno bene quanta parte hanno le lesioni ulcerative non solo nel piede diabetico ma in generale in quello geriatrico in senso lato. Lesioni spesso dolorosissime, molto diffuse nella III e IV età, ed estremamente pericolose soprattutto se mal-trattate essendo una porta aperta alle infezioni, alla gangrena, all’amputazione.
Quando si produce una lesione della cute inizia a prodursi immediatamente una secrezione sierosa ricca di proteine che fuoriesce dalle venule e, dopo qualche minuto, dalle pareti dei capillari.
La produzione di essudato sieroso è una delle prime manifestazioni della reazione infiammatoria. L’essudato portandosi in superficie evapora trasformandosi in crosta. Quest’ultima di fatto sostituisce momentaneamente l’epidermide proteggendo la lesione dagli agenti esterni e mantenedola ad una temperatura costante fra i 35 ed i 37 °C in cui il processo di mitosi cellulare raggiunge la sua massima velocità, mentre si ha il suo blocco al di sotto dei 32°C.
Il successivo processo di guarigione avviene per scivolamento delle cellule epiteliali provenienti sia dai margini della lesione che dalle ghiandole sebacee, sudoripare e dai follicoli piliferi presenti al di sotto della crosta.
La riparazione tissutale in ambiente umido, che è la base del wound-care e delle medicazioni avanzate, altera necessariamente in maniera profonda l’ambiente in cui la lesione fisiologicamente guarisce. Infatti la medicazione occlusiva impedisce artificialmente la formazione dell’escara, non consentendo all’essudato di seccarsi, per cui le cellule epidermiche migrano più facilmente attraverso la superficie della lesione.
Questo porta alla guarigione in tempo nettamente inferiore, in quanto non si presentano ostacoli alla migrazione cellulare, come di fatto avviene invece nel loro forzato passaggio al di sotto dell’escara. Ma la presenza dell’essudato clinicamente può essere un problema perché l’ambiente umido si presta più facilmente allo sviluppo di contaminazioni batteriche e micotiche. Pertanto in questo tipo di medicazione è fondamentale la stretta gestione dell’essudato, consentendo al tempo stesso di mantenere un ambiente umido a livello della lesione, ma ad umidità controllata.
Il successivo processo di guarigione avviene per scivolamento delle cellule epiteliali provenienti sia dai margini della lesione che dalle ghiandole sebacee, sudoripare e dai follicoli piliferi presenti al di sotto della crosta.
La riparazione tissutale in ambiente umido, che è la base del wound-care e delle medicazioni avanzate, altera necessariamente in maniera profonda l’ambiente in cui la lesione fisiologicamente guarisce. Infatti la medicazione occlusiva impedisce artificialmente la formazione dell’escara, non consentendo all’essudato di seccarsi, per cui le cellule epidermiche migrano più facilmente attraverso la superficie della lesione.
Questo porta alla guarigione in tempo nettamente inferiore, in quanto non si presentano ostacoli alla migrazione cellulare, come di fatto avviene invece nel loro forzato passaggio al di sotto dell’escara. Ma la presenza dell’essudato clinicamente può essere un problema perché l’ambiente umido si presta più facilmente allo sviluppo di contaminazioni batteriche e micotiche. Pertanto in questo tipo di medicazione è fondamentale la stretta gestione dell’essudato, consentendo al tempo stesso di mantenere un ambiente umido a livello della lesione, ma ad umidità controllata.
Il Dott. Massimiliano Bruno è in grado di applicare un ampia gamma di medicazioni tra cui:
– Alginati;
– Schiuma di poliuretano idropolimerico;
– Schiume di poliuretano;
– Idrogels;
– Idrocolloidi;
– Agenti di sbrigliamento enzimatici;
– Medicazioni poco aderenti;
– Films semipermeabili;
– Medicazioni al carbone;
– Medicazioni antibatteriche;
– Medicazione biocompatibile riassorbibile (ORC/C).